Ubicata al centro dell’alta valle dell’Arno, dove il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi separa la Toscana dalla Romagna, Arredoline Costruzioni persegue, la tradizione dei mastri carpentieri del rinascimento fiorentino con un processo produttivo di avanguardia, tutto interno all’azienda.
ARL ricerca una nuova modalità di rapporto tra i tre principali “attori” che partecipano al processo decisionale e costruttivo del prodotto edile (committente, progettista ed azienda) dove operare “a progetto” significa agire con modalità armonizzata sull’intero sistema idea-prodotto-utilizzo. L’azione dell’azienda si caratterizza essenzialmente nell’ascolto, nella comprensione, nell’analisi di quell’idea per arrivare alla concretezza della miglior soluzione raggiungibile, elaborata in relazione agli strumenti ed alle aspirazioni del committente.
Arredoline Costruzioni si trova in Casentino (Arezzo), circondata dalle bellissime e rigogliose foreste secolari, piantate dai monaci camaldolesi, diventate Parco Nazionale e riserva biogenetica naturale. In Casentino fin dai tempi delle Repubbliche Marinare, ma soprattutto nel Rinascimento, esiste una realtà ben documentata di tradizione del legno; pensiamo agli alberi maestri delle navi di Pisa costruiti con gli abeti bianchi o alle strutture che hanno reso possibile al Brunelleschi la realizzazione del Duomo di Firenze. Ancora oggi in Casentino sono presenti molte realtà che hanno fatto del legno la loro ragione di vita.
Un progetto lungimirante e la volontà di coinvolgere il territorio in una rete che valorizzi la materia prima, sono stati i presupposti che hanno spinto Gianluca Sacchi, amministratore di Arredoline Costruzioni, a dare il via alla Filiera del Legno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi – FLFC. Tre sono le aziende casentinesi che hanno aderito al progetto: Campaldino Legnami nella figura di Marco Vezzosi impegnato da sempre nel commercio del legno e TLF, costruttori di giochi, arredo urbano e pannelli per costruzioni, esclusivamente con legno locale, nella persona di Carlo Paci.
Tre aziende che vedono coinvolti più di cento addetti ai lavori, la cui operatività si caratterizza nell’uso di materie prime provenienti dalle Foreste Casentinesi.
L’intento di creare una filiera è quello di poter coniugare i valori etici, caratteristici della filiera corta, con le più rigorose modalità di realizzazione, i cui controlli e le cui prescrizioni saranno estese a tutte le fasi di semi-lavorazione della materia prima, imponendo poi, nelle fasi costruttive, standard maggiormente severi anche rispetto ai più avanzati protocolli volontari quali, tra tutti in Italia, il protocollo SALE – Sistema Affidabilità Legno Edilizia. Le specie lignee in oggetto dell’iniziativa sono essenzialmente castagno, rovere, abete e douglasia, proprio per quest’ultima, oltre al tradizionale uso del massiccio, viene proposto l’utilizzo come semilavorato di ultima generazione ovvero in pannelli XLAM.
I passi da percorre sono ancora molti, ma tutti gli attori coinvolti nella Filiera sono convinti che questa rete segnerà una svolta nella gestione di questa importante risorsa.
Foto Valter Segnan