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Come scegliere il giusto costruttore per la tua casa in legno

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Quando ci si avvia verso la definizione del “progetto casa”, diventa indispensabile saper scegliere il costruttore per non incappare in brutte (e dispendiose) sorprese

Dobbiamo premettere che in Italia, in merito alla figura del costruttore, non esiste, per legge una definizione ben delimitata e definita. Lo stesso termine “edilizia”, abbraccia attività che vanno dalla costruzione di un piccolo garage sino all’edificazione di un grattacielo, oppure di un viadotto. È dunque auspicabile che per individuare il nostro costruttore, ci facciamo accompagnare da un tecnico qualificato (non saranno mai soldi gettati), ed è giusto precisare che il soggetto professionale chiamato ad eseguire un’opera assume un rilievo di fronte alla legge per ciò che va a costruire e per come lo realizza. Il costruttore deve quindi garantire che l’opera sia priva di vizi o difformità, in relazione alla regola dell’arte, alle inderogabili norme tecniche, al capitolato ed al progetto. Questo implica ovviamente che ogni passaggio costruttivo sia fatto con la massima attenzione, seguendo tutte le procedure e i protocolli imposti dalla normativa vigente. Tutto ciò non basta a fare di ogni costruttore un buon costruttore né a fare di un buon costruttore il costruttore idoneo alle nostre esigenze.

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Ci sono alcuni aspetti che è importante tenere presente quando si sceglie il costruttore per la propria casa in legno. Dobbiamo innanzitutto capire quale tipo di azienda ci può essere più funzionale; a ciò non ci aiuta la qualifica di “costruttore di case in legno” (scegliendo un medico per curare una nostra patologia, non potremo certo accontentarci di vedere appesa alla parete la laurea in medicina) dovremo dunque viaggiare e conoscere, attraverso i siti internet, attraverso l’analisi attenta del portfolio e delle opinioni dei clienti (possibilmente ascoltate di persona) oppure, meglio ancora, se la conoscenza con l’azienda sarà “ fisica.” Recarsi nella sede, fare la conoscenza dello staff, confrontarsi con l’ufficio tecnico; capire quale realtà produttiva, quali competenze, quale affinità con le nostre esigenze può esprimere un’azienda è certamente la premessa per la scelta di un costruttore che possa, nei fatti, risultare affidabile e trasparente agli occhi del cliente. Nel fare tutto questo dovremmo (almeno in questa fase) non pensare al prezzo. La cosa non è facile; non possiamo essere insensibili al fascino dei numeri (quelli piccoli)… Però se i prezzi sono troppo bassi è meglio fare attenzione perché (ed è importante chiarirlo) le case in legno non sono (e non potrebbero essere) case economiche. Sono invece abitazioni capaci di garantire la sicurezza e l’incolumità dei loro abitanti, regalare prestazioni elevate dal punto di vista termico ed energetico, offrire alti standard di qualità della vita. Sono inoltre ecologiche e ciò vuol dire che nel mondo futuro cui aspirano i nostri figli, conserveranno un elevato valore commerciale. Per questo devono essere costruite con attenzione, per risultare durevoli. Tutte queste qualità, ovviamente, ne determinano il prezzo. Se quello del costruttore è troppo invitante potreste rischiare di ritrovarvi in una casa priva di quelle accortezze costruttive che metterebbero sicuramente in discussione la qualità, il futuro valore e persino la durabilità dell’edificio.

Ricordate che vi avevamo consigliato di farvi accompagnare da un tecnico qualificato? Non sentitevi in imbarazzo se le questioni vi sovrastano ed i termini vi sfuggono, ma non fate l’errore di sentirvi dei “medici” solo perché avete letto articoli di medicina su internet. Avete poca esperienza (ma non si fa casa una volta all’anno) ed avete anche pochi strumenti. Attenzione, oltretutto, a non confonderne lo scopo… Ad esempio: Il capitolato non può essere letto come il compendio generale dei lavori, in esso vi sono, per lo più, indicazioni relative alle sole quantità (ma nessuno vi darà mai una casa più corta o con un bagno in meno rispetto al progetto); poche sono invece le indicazioni di capitolato relative alla qualità, nessuna entra nel merito delle modalità costruttive, attenzioni di realizzazione, insomma niente di ciò che vi è scritto racconta del “mestiere” con cui opera il vostro costruttore. Vi siete mai chiesti perché le attività edili si definiscono con il sostantivo impresa? Mai termine fu più appropriato: intraprendere, incominciare, dal latino parlato imprehendere, che significava “assumere sopra di sé”. Costruire casa è dunque un’impresa anche per voi. Ma non scoraggiatevi! Date quindi un’occhiata alle certificazioni dell’azienda costruttrice (rappresentano una garanzia di qualità, quantomeno dei prodotti, che verranno utilizzati). Il costruttore avrà piacere di darvi delucidazioni in materia.

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Ci sono alcune certificazioni fondamentali che un costruttore in legno che si presenta come tale dovrebbe comunque possedere; stiamo parlando del protocollo S.A.L.E. (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), strumento di tutela della filiera “legno-edilizia”. Se il costruttore dichiara di essere attento all’ecosostenibilità dovrebbe anche possedere il certificato di catena di custodia PEFC (Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale), che è un sistema di certificazione per la gestione sostenibile delle foreste, e/o FSC che ha come scopo la corretta gestione forestale e la tracciabilità dei prodotti derivati. Il logo di FSC garantisce che il prodotto sia stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi dei due principali standard: gestione forestale e catena di custodia. Le certificazioni che autorizzano ad eseguire lavori in ambito pubblico SOA OS32 non hanno per voi valore, ma raccontano un po’ l’impegno e la consistenza del vostro interlocutore. In ultimo, fate attenzione alle garanzie “aggiuntive”, ovvero quelle non dovute per legge, che ogni costruttore può offrire a sostegno della bontà della sua proposta; queste possono essere di tipo costruttivo e/o di tipo economico. Sono un segnale importante ed uno strumento di equilibrio nei rapporti contrattuali.

Se siete molto giovani portate con voi un familiare “più anziano”, anche se proveniente da un settore lontano dall’edilizia, l’età spesso aiuta a valutare le persone e le situazioni; ed essere meno coinvolto emotivamente potrebbe offrirgli un angolo di visuale sul vostro interlocutore che a voi magari è sfuggito. Questo perché la chiarezza del contratto sarà basilare, ma la reciproca affidabilità e serietà sarà la vera alchimia per un risultato “con il botto.”