ARL COSTRUZIONI ha organizzato dei corsi di formazione incentrati sul tema della rigenerazione urbana con il supporto dell’Ordine degli Architetti di Livorno (evento Aprile ‘24) e successivamente con l’Ordine degli Architetti di Siena (evento Maggio ’24). Lo scopo di questi incontri è quello di permettere ai presenti, (in questo caso) Architetti di Livorno e di Siena, di conoscersi e approfondire insieme il tema della bioedilizia trattando temi inerenti: miglioramento sismico, adeguamento termico e ampliamento per mezzo della sopraelevazione; affrontare queste tematiche è per noi un occasione per confrontarsi, accrescere le proprie reciproche conoscenze e creare un dibattito sulle sfide che il settore si troverà ad affrontare nel prossimo futuro.
L’Ing. Michele Gabiccini ha presentato gli aspetti della parte tecnica e strutturale dell’intervento realizzato insieme a ARL COSTRUZIONI e all’Arch. Alessandro Pastorelli per la struttura “PERLA DEL GOLFO” dell’Isola d’Elba, esponendo le varie opportunità offerte dalle strutture in legno e acciaio.
Il cantiere presentava diverse criticità a partire dalla cantierizzazione fino alla realizzazione della struttura portante in sopraelevazione al di sopra della struttura alberghiera esistente. Si è scelto di utilizzare una struttura a secco in acciaio con pannellature in aquapanel (Knauff) in modo da accorciare i tempi di lavorazione e da non gravare in nessun modo sulla struttura esistente.
L’ossatura principale è composta da pilastri in cemento armato collegati con travi reticolari in acciaio composte da tiranti e puntoni, mentre le pareti di tamponamento esterne e interne (composte da pannelli in aquapanel della Knauff) sono state correttamente isolate sia termicamente che acusticamente raggiungendo così alti livelli di comfort e creando in tutto e per tutto una nuova struttura completamente indipendente dall’esistente, sotto ogni punto di vista.
Le strutture a secco oltre ad accorciare i tempi di realizzazione e ottimizzare i costi hanno un basso impatto ambientale sia durante le fasi di costruzione sia alla fine della vita dell’edificio, facilitando lo smontaggio e il recupero dei materiali che lo compongono.
Per la cantierizzazione gli spazi ristretti a disposizione hanno richiesto una programmazione precisa e coordinata che è stata rispettata in modo perfetto dall’impresa Arl Costruzioni e dall’impresa edile di supporto di Leoni Piero di Capoliveri. Ulteriore attenzione è stata posta per l’imbatto ambientale delle zone verdi, le quali sono state rispettate e preservate durante i lavori mantenendo innanzitutto inalterato il verde già presente e successivamente implementandolo mettendo a dimora nuove essenze.
Nella seconda parte dei convegni sono intervenuti L’Arch. Paolo Fabbro coadiuvato sempre dall’Ing. Gabiccini che hanno presentato il progetto “Suites- Fronte Mare”:
- intervento di sopraelevazione e adeguamento sismico e al vento dell’esistente attraverso l’impiego di strutture in legno e acciaio
- riqualificazione architettonica energetica e acustica di un edifico ad uso commerciale e civile attraverso l’utilizzo di facciate a schermo avanzato.L’intervento si è svolto all’Isola d’Elba, nel Comune di Portoferraio ed ha portato alla trasformazione di un edificio in una struttura residenziale e per uffici di alto livello, mantenendo attiva l’attività commerciale esistente al piano terra. La configurazione finale rappresenta un’articolata sopraelevazione di un fabbricato originariamente produttivo. All’interno si è pensato ad un percorso mosso ed articolato, con suggestivi affacci verso l’esterno che ha consentito di realizzare una ventilazione naturale che ne migliora la fruibilità e le prestazioni energetiche.
Per la realizzazione sono state utilizzate strutture verticali e solai in legno; tamponamento/copertura in lastre a secco, con ottime garanzie di coibentazione ed inerzia termica. I fronti invece, sono stati realizzati come facciata ventilata, rivestiti da pannelli in alluminio a doppia aggraffatura.
L’idea portante è stata quella di una disarticolazione della parte superiore della struttura, per poi procedere ad una ricomposizione in forme diverse, articolate e sfalsate in modo da creare fronti fluidi e mossi. Le operazioni preliminari di demolizione e preparazione del livello “0” sono state complicate e delicate: per la differente qualità dei materiali, per le difficoltà operative e per la presenza del grande negozio sottostante, con afflusso continuo di utenti e presenza costante di operatori. Va sottolineato che il primo fondamentale obbiettivo cercato e conseguito è stato proprio ottenere l’adeguamento sismico dell’esistente, senza interruzione dell’attività commerciale a piano terra.
È stato necessario prevedere una serie di accorgimenti che consentissero di limitare al massimo pericoli e disagi, con l’utilizzo di personale specializzato e di attrezzature specifiche. Il volume al piano terra ospita un punto vendita della grande distribuzione, specializzato in elettronica. Lo spazio interno non viene sostanzialmente modificato. L’involucro dell’edificio, anche al piano inferiore, è stato radicalmente riqualificato energeticamente, attraverso il rivestimento della facciata con pannelli isolanti ad alta efficienza, di derivazione aeronautica. Questi elementi sono stati ricoperti da un rivestimento in doghe di legno al naturale, che si estendono, parzialmente, anche al livello superiore. Questo intervento consentirà, in un futuro prossimo di poter pensare questo volume come una scatola multifunzionale, utilizzabile anche per destinazioni diverse dall’attuale.
Nel volume al livello superiore si dispiegano, su due livelli, le unità residenziali e gli uffici, caratterizzati da uno scenografico doppio volume con affaccio sul mare e sul parco. Lo spazio comune del piano superiore, che consente l’accesso alle unità, è illuminato zenitalmente, grazie ad una copertura vetrata posta nella parte più alta della volta, che consente la libera ventilazione. Particolare attenzione è stata posta alle condizioni di comodità degli utilizzatori, in termini di qualità di spazio, di luce e di comfort termico. La facciata vetrata a doppia pelle permette di limitare le dispersioni termiche in inverno e viene regolata in funzione degli apporti termici attraverso un sistema di aperture e schermature solari a pannelli motorizzati, che controllano l’irraggiamento e la luce nelle aree residenziali e di lavoro. Le unità hanno caratteristiche simili ma diverse dimensioni.
L’edificio è classificato “Nzeb”, con approvvigionamento di acqua calda sanitaria garantito da scambiatori/recuperatori interni alle pompe di calore. Le coperture accolgono i pannelli fotovoltaici.
È importante capire il valore di questi interventi anche sotto l’aspetto ambientale:
la realizzazione di nuove strutture abitative a SPRECO DI SUOLO ZERO è un grande valore!
Oggi è necessario parlare di architettura resiliente e sostenibile, cioè di un’architettura dell’adattamento e del rispetto dell’ambiente che lo circonda.
Scegliere una BIOARCHITETTURA è progettare oggi pensando al domani.